A dì 20 detto giovedì. o
Tempo un poco nuvoloso.
Villa del Poggio Imperiale. Sono stato a vedere il nuovo quartiere al Poggio Imperiale. A terreno è dipinto per le figure da Gherardini, Terreni, Fabbrini, Pacini, e Gricci, e per l'architettura, e per gli ornati da del Moro, e Terreni suddetto. Nel piano di sopra sono tutti stucchi nel gusto moderno, cioè minuto, e poco rilevato, con parati di tele di Persia, e Peckini. Il tutto assieme è nobile, allegro, e di un'estrema vaghezza, ma di poca durata. Le pitture non sono quelle di Pietro da Cortona, né di Ciro Ferri, ma possono piacere, e mostrare che non è perduta l'arte appresso di noi. I servizi poi di stalle, e di cucine sono grandiosi. Mancherebbe un'ala al palazzo, e la facciata per finirlo. Per ora non si vuol fare, ma il padrone a poco alla volta vi s'indurrà.
I moderni non amano più il solido, ma l'ameno, ed il grazioso. Noi ammiriamo quello che hanno fatto i nostri antichi, ma non so se i nostri nipoti ammireranno quello che facciamo noi, per quanto appaghi l'occhio, diletti lo spirito, ed in sé abbia merito di novità.A dì 21 detto venerdì. ø
Lusso dei secoli passati. Quando si parla del moderno lusso non si ha presente quello dei passati secoli. Eppure ve ne sono degli esempi molto singolari. Il duca Filippo Maria Visconti pagò un mazzo di carte dipinte da Marziano da Tortona 1.500 scudi d'oro.