Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » F 5 » Marzo » p. 760v

noi avevamo delle usanze ridicole che meritavano di esser riformate. Si esponevano i morti in gala con i migliori abiti che avessero, e le donne con i loro ornamenti, con l'oriuolo al fianco, con le gioie al capo. Avanti la riforma dei morti seguita nel passato governo, l'apparato era grandioso, e intorno al feretro si accendevano 60, 80, 100, 120 torcetti, si faceva musica, si parava la chiesa, o se i cadaveri erano condotti processionalmente di sera, formavano un spettacolo per la quantità delle torce a vento, per il numero delle religioni, o dei preti secolari che gli accompagnavano. Perché tanta pompa inutile? Ma per quanto la cosa sia buona, toccando il costume dispiace, e fa alcun poco mormorare, e forse la colpa è degli ecclesiastici che trovano un titolo di guadagno nei morti, e temono di toccarne. Appresso tutte le nazioni culte le cerimonie per i morti sono state maggiori di quelle che suggerisce la filosofia, ma non so se sempre vi abbiano contribuito le insinuazioni dei ministri della religione.

A dì 4 detto martedì. o

Il tempo si è rifatto molto ragionevole.

Qualche volta mi diverto assai a rileggere queste Efemeridi

perché sono