Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » F 5 » [Dal 19 Febbraio] » p. 755v

mi riesce di trovarne.

A dì 20 detto giovedì. o

Io non trovo che le accademie si prendano pensiero che sieno impresse le dissertazioni o altri pezzi che vengono da loro coronati, o almeno non mi sono noti che alcuni dei medesimi e non ho cognizione che n'esistino delle raccolte come sarebbe desiderabile, acciò non si perdessero, mentre fra quanto si scrive quello che passa sotto la censura di un'accademia ha la presunzione di non essere la cosa peggiore. Mi parrebbe adunque ottimo consiglio raccogliere in classi simili dissertazioni o memorie, e darle alle stampe acciò i premi sparsi per ottenerle non fossero perduti affatto. So che si premiano cose che non lo meritano, ma questo segue un poco di rado, e per un pezzo cattivo ve ne sono dieci buoni nel loro genere.

È piovuto nella mattina e nella sera, ed il tempo promette altra acqua. Pare che questo deva nuocere alla vegetazione, ma non bisogna piccarsi di fare gl'indovini.

A dì 21 detto venerdì. ø

Versi del signor d'Argyle. In un viaggio in Scozia fatto nel 1772 da monsieur Pennant, scritto in inglese, e stampato a Londra nel 1776, parte II, si riporta l'appresso epigramma che si vede nel cimitero di Edimburgo, e che fu composto da un signor d'Argyle, al quale fu troncata la testa nel regno d'Iacopo II, il giorno stesso della sua morte, doppo aver passato tranquillamente