di rami. Per le imperiali poi non resterebbe che correggere, e completare il Mezzabarba, e il padre Bandurio. Da essi escluderei tutte le medaglie delle colonie, e delle città greche per rimandarle al Dizionario geografico, un solo richiamo potendo servire per conoscere di quali imperatori si trovano medaglie battute fuori di Roma. Le medaglie consolari non possono porsi che a famiglie, ma da questa collezione separerei pure quelle battute nelle colonie, o dove alcuni cittadini avessero servito nelle magistrature. Di questo genere ce ne sono assai di Spagna che alle colonie, o municipi della medesima, anderebbero richiamate. Chi vuol studiare le medaglie doverebbe imparare il disegno; questo è di massimo aiuto nella visita dei gabinetti giacché la descrizione delle medaglie non può mai essere così parlante come un disegno. Una sola città poi non dà mai una quantità di medaglie la quale possa formare un medaglista di sfera, ed i libri sono supplementi, ma supplementi imperfetti, per chi vuole acquistare un'abilità che non sia comune. Con i soli libri non è riuscito grande se non il padre Arduino.