A dì 21 detto domenica. ø
Tempo un poco nuvoloso nella mattina, poi sereno.
Veduto con qualche riflessione lo stato attuale degli studi d'Italia, mi pare di scorgere che in Milano fiorisca la fisica, e l'astronomia, in Parma il treno delle arti del disegno, meno la scultura, in Firenze ciò che appartiene alle scienze economiche, in Roma la teologia con le sue compagne, e la filologia, in Napoli la scienza legale nella sua estenzione, in Sicilia l'antiquaria ecc. Anche nei domini veneti vi sono coltivate le scienze agrarie, ma non mi pare che la loro coltura sia decisivamente marcata. Può essere che tutto questo sia una visione, ma una visione appoggiata alle osservazioni che nella storia presente si potrà sempre riscontrare. L'Italia essendo divisa in molti stati, non può esser dominata da un solo genio, e da un solo spirito. Il pensare dei governi diversi, e le sue premure più ad un oggetto che ad un altro influiscono vigorosamente nella nazione, e qualche genio poi a caso vi concorrere.