Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume IV (1776)

Volume Quarto » Diario » C 4 » [Dal 6 Febbraio] » p. 582

di un'avvenenza singolare, la riguardo però come contemplo la "Venere medicea", e la "Venere" di Tiziano, non essendo mai stato, né per l'età convenendomi più, di essere accesso per donne di teatro, e per donne delle quali più costa la crusca che la farina.

A dì 18 detto domenica. ø

Morte di Niccolò Libri. Venerdì sera nell'uscire dal teatro della Pergola cadde per vertiggine, o altro accidente, e morì sul colpo Niccolò Libri, uomo più che settuagenario. In gioventù era egli vissuto in Roma. Dai fratelli fu richiamato a casa per dargli moglie. Uno di detti fratelli (Lorenzo Libri) fu mescolato nel vuoto dell'Ufizio dell'Abbondanza scoperto ai tempi del conte di Richecourt. Sposò l'unica figlia ed erede di Guido da Bagnano, gentiluomo celebre per le sue stravaganze, e per la sua passione per i cavalli. Questa signora gli diede tre figli, ed una femmina. La femmina è mostruosa, ma vuol marito.

Uno dei figli morì mesi sono per effetto di incontinenza. L'altro è matto, ed il terzo è piccolo, ed in collegio. La moglie è donna strana, litigiosa, e inquieta, sicché questo buon uomo, che tale lo stimava la città, sacrificò se medesimo alla famiglia, e non vedde questa risorgere con quella felicità che sperava.