che gli venisse concessa. Fermandomi adunque fra pochi giorni ad abitare nel mio quartiere metterò le cose in regola, ed in un giusto equilibrio, tanto più che conto di star più al mio impiego di quello che vi sieno stati i miei antecessori, perché non distratto d'avidità di guadagno, né dotato d'insofferenza, e di disprezzo per tutto.
A dì 12 detto giovedì. ø
Fuori che la nebbia di prima mattina il tempo è buono.
Sgombero al mio nuovo quartiere in Galleria. Per dei giorni non potrò applicarmi dovendo attendere agli scomberi delle mie cose, e a far aggiustare il mio nuovo quartiere. Chi mi poteva dire più di venti anni addietro quando andavo alla conversazione del dottor Antonio Cocchi che averei abitate quelle medesime stanze, ed averei avuto quel medesimo impiego che aveva egli stesso? Il futuro è impenetrabile, e poco doverebbe interessare. Forse conosco chi mi succederà, e mi dispiacerebbe a saperlo, o non lo crederei a chi me lo predicesse.
Ma che per questo?