Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume III (1775)

Volume Terzo » Diario » S 3 » p. 510

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[Dal 30 Agosto]

la donna, e la vergine che averà il fratello in santo proponimento, di lui non curandosi, prende altro divoto, e che mal pare a dire, mostra di cercare di lui sollazzo spirituale per avere commercio cioè congiungimento carnale".

Questa materia delle antiche devote darebbe piacevol soggetto ad un ameno ragionamento. Nel principio del secolo IV il Concilio Ancirano proibì quelle che andavano a convivere come sorelle con alcuni, ed il Niceno dell'anno 325, canone III, vietò l'uso delle introdotte. Intorno a quei tempi un tal Leonzio, vescovo arriano, al dire di Atanasio, Epistula ad solitarios, si fece castrare per potere con libertà giacere con una certa Eustolia che si diceva vergine. San Basilio scrisse una lettera ad un prete Paregorico settuagenario, che conviveva con una tale introdotta protestandosi di esser libero