l'anno scorso, come notai sopra, p. 196v, è stato bene interrotto. Troppe piccole incidenze si sono frapposte per poter continovarlo come speravo. Non ostante mai lo perdo di vista, e se mi si aprirà qualche circostanza felice la Biblioteca toscana sarà l'opera che sempre penserò a fare, giacché per essa ho fatte spese, ho consumati pensieri, o impiegate fatiche per molti anni.
A dì 25 detto domenica. Natale del Signore. o
Tempo bello, e asciutto, ma molto vento.
Scritti sopra oggetti di piccol momento. I nostri buoni antichi si occupavano volentieri in cose frivole. Il Cartari, nella prefazione alla sua Pallade bambina, numera molti loro scherzosi, ma futili componimenti. Di questi alcuni ne ho veduti raccolti insieme in eleganti edizioni degli Elzeviri, ed oggi mi è venuto alle mani un libretto intitolato Dissertationum ludicrarum et amoenitatum scriptores varii. Lugduni Batavorum, apud Franciscos Hegerum, et Hanckium, 1638, in 12°, il quale contiene:
Laus podagrae Bilibaldi Pirckheimeri.