A dì 9 detto mercoledì. ø
Miei incomodi. Io mi trovo molto straziato da' miei incomodi di testa che mi molestano in tutte le funzioni intellettuali, a segno d'impedirmi l'applicare a cosa veruna d'importanza senza risentirne offesa che mi debilita, che toglie la memoria delle parole più ovvie, che mi difficulta l'intendere, ed il percepire le cose, il rammentarmele ecc. ecc.
Ho fatto un consulto col mio medico, dottor Antonio Durazzini, il quale mi ha consigliata per ora una cura attenuante, e rinfrescante gli umori, l'ozio, e la quiete con astenermi dagli affari, e dalle serie applicazioni, ed il tenermi in moto senza fermarmi in casa. Proverò tutto questo, ma il difficile sarà, per le mie dure circostanze, lo spogliarmi dei negozi, ed il vivere inattivo. Fra le altre difficoltà vi è che un uomo che non mostri il suo male, e che non giaccia nel letto, non trova né fede, né molta discretezza in quelli specialmente ai quali la sua inattività aumenta la fatica, ed il lavoro. Di più io sono senza chi possa, o voglia patrocinare la mia causa: effetto del mio celibato, della mancanza di parenti ecc. ecc.Tempo assai turbato con pioggia nella sera.