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[Dal 29 Settembre]
A dì 29 detto giovedì. o
Tempo assai bello.
Monsignor Fabbroni, per vendicarsi in qualche forma dei Novellisti Fiorentini,
nel t. XV del Giornale pisano, uscito adesso, ha fatto inserire un articolo, p. 310, in cui risponde con qualche acerbità a quanto fu da loro detto nel porgere ragguaglio di una lettera dell'avvocato Francesco Marchetti in difesa di Alessandro suo padre, ed alla p. 322, per schermirsi della taccia data alla vedova del dottor Cocchi, ha fatta ripubblicare l'iscrizione con cui ella accompagnò la sua apologia nelle Novelle prodotta, con attortigliato ravuolgimento di parole si è affaticato di sdossarsi l'accusa, ed ha alla medesima vedova fatta una specie di scusa, e rifondendo la colpa nei Novellisti ha impudentemente scritto che si dovrebbero essi "vergognare d'aver fatta senza fondamento, e decisamente un'applicazione che offende in un tempo due rispettabili persone", cioè lui, e la donna. Noi per ora non risponderemo per non eternare il pettegolezzo, ma verrà il tempo, e l'occasione di battere nuovamente