Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » I 2 » [Dal 18 Maggio] » p. 266

di tant'individui, che conosco, o trovo dipinti nella storia passata, e presente.

Siccome i pittori con pochi colori diversamente impastati formano tanti differenti quadri, così la natura con pochi vizi, e con poche virtù variamente combinate dà l'essere a mille, e mille caratteri che si distinguono essenzialmente fra loro, e costituiscono quasi tanti originali isolati, e nuovi. Per quanto la penna sia incapace di delineare tutt'i tratti di un Alessandro, di un Platone, di un Alcibiade, non che di cento individui più oscuri, e meno osservati, non dimeno ella suol dir tanto da non lasciar scambiare l'uno con l'altro, quando o non loda solamente o non biasima. Che sarebbe se ciascuno descrivesse sinceramente tutto sé, come potrebbe descrivere un altro? Quante mezze tinte si vedrebbero di più, quante scalature nei medesimi caratteri, nella medesima dose di facoltà? La natura non è più varia che nell'uomo, perché appunto egli è un essere composto, e quando mi metto a leggere