Bacone (ivi, par. 49), perché "reiicit difficilia, ob inquirendi impatientiam; sobria, quia coarctant spem: altiora naturae propter superstitionem: lumen experientiae, proter arrogantiam, et fastum... paradoxa propter opinionem vulgi". I pregiudizi, adunque, e gli errori ci assediano quando tentiamo di farci strada per conoscere il vero, e la facella della buona filosofia non presta un vero lume che fra le mani di pochi, i quali sanno adoperarla a vantaggio dell'umanità. Crediamo pure quello che per primo aforismo colloca il predetto gran genio (ivi): "Homo... tantum facit, et intelligit, quantum de naturae ordine, re, vel mente observaverit: nec amplius scit, aut potest".
Tempo fosco, umido, e nebbioso specialmente nella mattina.
A dì 31 detto lunedì. ø
L'addotto passo di Bacone in ultimo luogo dice molto, e contiene dei precetti logici più sostanziosi di quanti se ne incontrano in cento altri libri che di proposito insegnano questa scienza. L'uomo non sa, e non può