t. XXXIV, ho uno scritto intitolato La politica dei padri Gesuiti, a p. 19, del quale vi sono volgarizzati, ed amplificati detti Moniti (in numero di diciotto), ed a p. 58 una lettera di un cavaliere discepolo in risposta ad altra persuasiva di un gesuita maestro, la quale scopre, e ribatte le arti della Compagnia. Queste cose, sciolta la società, non possono altro valere che per giustificare il fatto, ed il fatto per propria essenza ha poco bisogno di esser giustificato. Io non so quello che vaglia anche il mio scritto, ma contiene certo quanto i nemici dei Gesuiti opponevano al loro corpo rispetto all'artificioso politico sistema di suo governo.
Tempo turbato con molto nevistio, ma essendo il terreno umido non si è attaccato, e solamente la giornata è stata non poco rigida, e strana atteso ancora il vento che tirava.
A dì 3 detto lunedì. ø
La mia idea di compilare la Biblioteca toscana vedo che mi condurrà a porgere nella seconda parte di lei una specie di storia letteraria, opera che tutta via ci manca.