sono stato molte ore in casa a baloccarmi con le mie coserelle, e non sarei forse punto uscito se non temessi d'impigrirmi, o se il tempo dolco, ed umido non mi debilitasse stando troppo lungamente applicato, giacché non mi riesce truciolare il tempo in perfetto ozio.
A dì 26 detto domenica. ø
Tempo coperto, e turbato.
Io non so apprezzare verun balocco che non sia utile, o concludente. Per questo non stimo verun gioco, non ho concetto di chi si occupa in speculazioni sterili per quanto sieno ingegniose, ed altamente derido chiunque passa il tempo a far cosa di veruna importanza. Sono io però così savio da sfuggir sempre i balocchi, e d'applicare con frutto? No: non ho la forza per farlo, e sono troppo poco favorito dalla fortuna per avere il comodo di disporre le cose in forma che ogni mio ozio, o trastullo produca qualche cosa di buono. Non di meno non scuso in me quello che condanno negli altri, e piango tutti quei momenti che perdo per il ristoro del corpo, o dell'animo, per debolezza ecc.