Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume I (1773)

Volume Primo » Diario » Z a » [Dal 24 Novembre] » p. 185v

latini, e toscani non sarebbero suscettibili di bellissimi ornamenti? La Georgica sveglierebbe l'immaginazione di un pittore quanto la Gerusalemme; l'Alamanni quanto Dante; il Poema delle api quanto il Paradiso perduto. E dell'edizioni eseguite con le mie idee non troverebbero chi più volentieri le leggesse? Farei molto uso delle antiche gemme, e degli antichi bassirilievi per adornare questi libri intrecciando dei rami di pompa con dei rami d'istruzione. I disegnatori moderni sono troppo capricciosi, ed amano meno il vero che il brillante. Ma questo punge, e poi stanca, quello sveglia diletto, compiacenza, ammirazione. In quanto poi ai caratteri bisogna che sieno nitidi, ben terminati, di una grandezza giusta, ben spazieggiati, e che lascino luogo ad un bel margine. La carta non si ama più candida, ma turchinetta. Io non mi ci accordo perché l'inchiostro non lega bene con questo colore. Anche il Torrentino tirò le nostre pandette in carta turchina e si trovano altri libri simili più rari che belli al mio giudizio. L'ultimo grado del lusso sarà se si moltiplica l'uso dei rami in più colori. Allora l'arte tipografica farà un grande acquisto, e potrà non esser sempre in un certo modo sterile, perché non sa