A dì 9 detto martedì. ø
Tempo fosco, ed umido con minuta pioggia.
Ho troppo poco elaterio nel mio spirito per poter studiare, e lavorare di proposito. In simili giornate veramente non so far altro che baloccarmi prendendo or uno, ora un altro libro fra le mani, formando dei disegni staccati, concependo dei desideri, e terminando senza sapere cosa abbia imparato, o fatto. Dieci versi di scritto mi stancano. Una lettera di venti facciate mi annoia, e volgendomi a cento cose nulla trovo che mi trattenga, o mi fissi. Se non avessi di tali giorni, e se non mi trovassi con delle occupazioni necessarie molto spesso, averei empite di miei scritti trenta risme di carta, ed averei letti diecimila libri, tante sono le ore che costantemente ho passate e passo al mio tavolino in tutt'i giorni, e nelle quali averei fatto precedente proposito di applicare con qualche fondamento, ed averei in testa un qualche disegno. Bisogna che gli uomini i quali si sono resi famosi per aver date molte produzioni alla luce avessero un'anima così robusta, che sempre fosse in stato di applicare. La mia non lo è.