Il libricciuolo è festivissimo ed erudito, ma le mie occupazioni non mi permettono che ne dia un ragguaglio. Mi è bastato di annunziarlo perch'è raro, e perché avendolo veduto un'altra volta sola più di venti anni sono non ne presi memoria con mio dispiacere, mentre amo simili scherzi, e sempre mi resta del genio per la scienza libraria, ad onta dell'impossibilità in cui sono di coltivarla. Del rimanente Carlo Cartari orvietano, nell'introduzione alla sua Pallade bambina, annoverando una quantità di produzioni simili alle suddette attribuisce la prima, la terza e la quarta a Daniele Heinsero (Einsio).
Instituto dei nobili in Firenze, sciolto. È restato sciolto, e soppresso l'Instituto dei nobili ch'era stato aperto nel 1761 (Ved. il t. IV di quest'Efemeridi, p. 58 ed il t. XXVII, p. 166) perché non aveva più chi vi concorresse ad istruirvisi per un certo discredito in cui era caduto, e per, non so se dica indolenza, o scipitaggine dei genitori nella maniera di educare i loro figli, ma questo scioglimento è seguito senza veruna formalità.
Tempo un poco vario, e rigido.