Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume I (1773)

Volume Primo » Diario » V » Ottobre » p. 153

passerò la mia vita nella mediocrità per il meglio, e condannato a lavorare per bisogno, e per scelta terminerò la mia carriera senza lasciare chi mi chiuda gli occhi, e chi debba rammentarsi di me. È egli un bene, o un male? Almeno chiunque imprende un'opera ha piacere di vederla compita, ed io doppo mille progetti, mille disegni, mille idee abbozzate in cento, e cento fogli non lascerò certamente che poche cose finite, e perfezionate, e per mancanza di perseveranza, e per mancanza di tempo, e per mancanza di certi comodi. La mia mente non si può limitare ad un solo oggetto, ma non ha facoltà corrispondenti ai suoi voli. Facile ad immaginare, dura a ritenere, insofferente, instabile ne' miei studi per desiderio di apprender molto, sento che i miei difetti sorpassano le mie buone qualità, e che strascinato dal mio temperamento fuggo, ritorno, mi pento, e persisto solo in questo proposito di fare l'Efemeridi, cioè il processo a me medesimo, sincero quanto può esserlo, col proponimento di osservar prudenza verso gli altri.