re di Prussia, la quale ha avuta poca consistenza, prendendo in questa occasione motivo di parlare di questo eroe a cui fa un bel carattere, rilevando non per questo i suoi difetti che producono che i suoi sudditi non sieno troppo felici (p. 261-267); dei tentativi delli spagnuoli per godere essi pure del commercio dall'Indie alle Filippine; e finalmente del commercio dei russi alla China doppo aver dato un prospetto di questi due imperi senza dipingerci il primo in quell'auge che si esagera (p. 294); si termina poi con l'esame di tre questioni cioè:
se sia utile il continovare il commercio dell'Indie;
se sieno necessari gran stabilimenti per farlo con successo;
e se convenga lasciarlo nelle mani delle compagnie esclusive.
A queste risponde doppo aver rifiorito l'autore i suoi racconti con piacevoli curiosità. A p. 248 ci dice che in Svezia, nel 1760, senza comprendere i suoi stati di Alemagna, che sono poca cosa, furono trovati soli 2.383.113 anime, cioè 1.127.938 uomini, e 1.255.175 femmine, talché avendo ella 6.900 leghe quadrate a 10 e mezzo per grado