Ma non disseppellischiamo dalle tenebre alcuni aneddoti che riguardano persone tutta via viventi. Anche nel secondo dialogo di Aniceto Nemesio più volte il Lami lo punse nominatamente, ed è rammentato nelle Memorie per servire alla vita del padre Grandi (Massa, 1742, in 4°), p. 9. Sono pochi anni che morì quasi rimbambito, e decrepito, e fra i preti de' suoi tempi aveva fatta figura specialmente coll'appoggio del senator Giulio Rucellai che trattava una sua sorella, madre dell'attuale avvocato Giovanni Francesco Mannozzi, sottocancelliere dell'Ufizio delle Gabelle dei Contratti, soggetto capace molto nelle belle lettere, e traduttore del dramma intitolato La Melania.
Ancor qua si vedono dei lampi contro i regolari. Hanno dei grandi, e forti nemici. Io che ne penso? Non vorrei che tuttavia la loro condotta giustificasse gli amari rimproveri che nella fine del XV secolo faceva ai monaci l'abate Giovanni Tritemio nelle sue opere De statu, et ruina monastici ordinis e De triplici regione claustralium, et spirituali exercitio