raccolti da fonti conosciuti, e dagli stessi scrittori della Compagnia i fatti con cui tesse la sua opera. Nulla di meglio, o di più forte è stato scritto per quanto sappia, e questo corpo merita bene che sia conosciuto avendo tanto figurato nei fasti della Chiesa. È curiosa la profezia che si riporta contro di lei alla fine del t. III, p. 385, fatta da Giorgio Brown, Arcivescovo di Dublino in Irlanda, nel 1558, e riferita nella storia di detta isola scritta dal Wareo, e stampata nel 1705. Non si dimentica quella ancora già nota del detto San Francesco Borgia, e molti altri aneddoti si riuniscono citando sempre in margine le necessarie autorità. In due altri secoli un nemico disoccupato di questi regolari troverebbe da compilare più di sei altri volumi.
E quanti ne sono già stati scritti pieni solamente d'ingiurie, e di declamazioni? Una penna disappassionata potrebbe forse intrecciare la sua storia con quanto vi è di favorevole da dire ancora di