sogna, o vaneggia, s'è contenta di adoperare le braccia è poco più di un animale, se... Questa lunga tirata non dice più di quello che si sapeva, ed io che mi trattengo ad imbrattare queste carte, non so definirmi, non so dire quello che penso, e che voglio, e quasi ponendo la mia vanità nell'eternare il mio debole, mi faccio ridicolo, compongo delle arie, e ripetendo quello che si è detto, non avanzo un passo le cognizioni umane. Farei meglio a zappare il mio campo, a mandare un telaio, a studiare un nuovo istrumento utile. Non lo nego, ma tutta la colpa è di chi mi fece insegnare a leggere, di chi volle che studiassi le cose forse meno utili, di chi non seppe darmi un indirizzo più filosofico. Si aggiunga a questa l'esser quel che sono, il non