Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume I (1759)

I » Memoria della vita al 29 agosto 1759 » Terza sezione » p. 76

il di cui sangue scorre più, o meno velocemente, è diverso da un altro, il sangue del quale è più crasso, o composto di materie oliaginose, e sulfuree, riescirebbe cosa troppo noiosa, e si correrebbe risico che doppo avere azardato un lungo, ed oscuro discorso ci fosse domandato come la varia qualità del sangue, e la tessitura delle fibre possa far sì che l'anima agisca in un modo, o in un altro. Perciò lasciando di cercare la ragione fisica, perché il mio temperamento sia melancolico piuttosto che collerico, o sanguigno, o flemmatico riferirò che se dovessi credere ad Aristotile presso Appollonio In mirabilibus historiis l'usar io, come sono per dire più sotto, di prendere una sol volta al giorno il cibo, può aver coperato a rendermi più iracondo, e più melanconico di quello che sarei facendo altrimenti, ed a quali infermità supponga Federigo Offmanno che sieno soggetti coloro che hanno sortito un simile temperamento. Così egli adunque scrive nella dissertazione De temperamento, fundamento morum, et morborum in gentibus inserita nel t. V delle sue opere al par. 34: "Melancholici, in quibus sanguis crassus difficulter movetur, propendent ad morbos chronicos, qui a tali causa foventur, nempe a tardiori sanguinis per caput, viscera et abdomen progressu. Itaque proni sunt ad malum hypocondriacum obstructiones