alletta di chi copia, ed adorna i pensieri degli altri. Se ciò fosse vero questi miei fogli averebbero qualche merito, perché appunto sono scritti per il piacere specialmente di parlare di me con me. Ma lo faccio io in modo da poter essere ascoltato anche dagli altri? Ho io bastante abilità da interessare, ed instruire dei lettori? Ne dubito assai, e ne dubito sinceramente, ma seguito pure a scrivere, perché mi piace di rileggermi, e di ripassare le mie rivoluzioni di spirito, e questo tanto mi piace quanto il vedere l'interno degli altri. Io non sono sempre lo stesso uomo, e lo sento di più di quello che lo sappia dire, e da un tempo, ad un altro tempo nel mio interno diversifico da me stesso, quanto Cesare da Pompeo, Catone d'Attico ecc. ecc.