Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXV (1769-1770)

Volume XXV » Diario » 1770 » All'11 maggio » p. 192

ø A dì 10 detto giovedì.

Tempo buono, e sereno con pochi nuvoli.

Ho letto che Wicherlay, poeta comico, si era protestato sul fiore degli anni suoi che non si sarebbe giammai maritato se non quando si fosse ritrovato vicino a morire, o in uno stato assolutamente disperato: che in fatti così fece, e si dichiarò che nell'essersi accasato aveva avuto il piacere di assicurare una non mediocre fortuna ad una giovane di merito, e di castigare suo nipote, il quale contando già sicuramente sulla sua eredità, lo aveva sovente trascurato; che nel suo testamento alla sua sposa lasciò in legato tutto il suo denaro contante, ed al suo erede non riserbò che un podere mezzo rovinato, e presso che intieramente ipotecato; e che un'ora prima di morire