o A dì 26 detto lunedì.
Tempo assai rigido, ed un poco turbato.
Siamo spettatori di grandi avvenimenti. Parlo della guerra della Moscovia contro il turco, e della spedizione fatta dalla prima di una flotta
che s'incammina nell'arcipelago, impresa di cui non si legge la simile. Abbiamo qua molti signori moscoviti fermati in Pisa, i quali servono alla medesima, e con profusione spendono gran denaro. Si vedrà l'esito. Il curioso a' miei occhi è il vedere che si batta in un tempo stesso la luna ottomanna, e la Compagnia di Gesù, potenze ambedue nel loro genere formidabili, e che facevano tremare. Venti anni addietro non si potevano prevedere questi fenomeni.