Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXIV (1769)

Volume XXIV » Diario » 1769 » Giugno » p. 43

Quella eleganza, e pulitezza che con degli ornamenti vistosi, e lucenti si procura di dare a tutte le cose che sono intorno a noi, per ricoprire ancora la loro viltà, e bassezza, si dà pure oggi mai ai nostri difetti, alle nostre passioni, cercando di nascondere sotto una vernice di complimenti, di proteste, di promesse l'animo nostro, di giustificare con una sicurezza di massime umane, e dolci i vizi del nostro cuore, di abbagliare in somma con delle maniere il nostro carattere con farlo apparire più nobile, o virtuoso di quello ch'è. E questo è bene? Sì certamente, perché a questo siamo debitori della perdita fatta della ferocia, che trionfava ai tempi barbari. Ma chi rimane ingannato dalle false apparenze? È meglio rimanere ingannati, che stesi a terra dalle pugnalate di un traditore, di un brutale, di un tiranno, com'è meglio vedere dell'oro falso sopra un abito, che del sudiciume, e dei rimendi.