Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXII (1768-1769)

Volume XXII » Diario » 1768 » Novembre » p. 127

che ha data in luce poco fa a Parigi, in 2 volumi in 12°, La storia del vajuolo, con i mezzi di preservarne i fanciulli, ed arrestarne il contagio nella Francia, e che sostiene che questa malattia non è nativa nei nostri paesi, ma estera, e come le altre infermità contagiose, può estirparsi, e spengersi, perché non abbiamo in noi il germe innato di esso, avesse ragione? Io ho letto in più giornali l'estratto di quest'opera che mi è comparsa assai buona, e ciò mi ha ripieno di più dubbi sopra l'inoculazione di quello, che mi abbia fatto qualunque discorso che abbia sentito, o qualunque libro che abbia scorso contrario alla medesima. Non sono medico, perciò non giudico, ma con la ragione naturale stimo che se il vaiuolo non è ingenito, sia meglio lo studiare di soffogarlo, che di propagarlo. I nostri posteri vedranno quello che non veggiamo