Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIX (1767)

Volume XIX » Diario » 1767 » Al 10 novembre » p. 194

nasce da una penna che ha molte idee, molta scienza, molto talento. Alla p. 72 osserva che i poeti grandi, e originali nel tempo stesso, sono sempre stati appresso le nazioni quasi barbari, dalle quali le scienze, e una gran parte delle arti che formano il comodo, e l'ornamento delle culte nazioni, erano quasi affatto ignorate, e ne spiega la causa, additando che nelle culte società i mestieri di diletto, e di passatempo sono vili, se chi gli esercita non supera l'odiosa mediocrità, sicché meno sono quelli che vi si arrischiano, di quello che segua fra i barbari, ove sono tenuti in sommo onore i novellatori, e i poeti; e che un esemplare illustre coll'ottenere la pubblica approvazione fissa il gusto, e forma solamente degl'imitatori. Sono del suo sentimento, ed aggiungo che le ragioni stesse che fra i popoli meno culti hanno partorito degli originali, fra i poeti hanno partorito degli eroi, e delle gran virtù.