Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIX (1767)

Volume XIX » Diario » 1767 » Dal 5 giugno » p. 33

dell'ignoranza, quantunque imponghino a questa, e che con un raggio falso colpischino chi legge, e chi ascolta. Queste cose le noto perché non conviene che certe altre ne scriva che a me si accostano più: "Si j'eusse été" dico con Montaigne Au lecteur "parmi ces nations qu'on dit vivre encore sous la douce liberté des premiers loix de nature, je t'asseure que je m'y fusse très-volontiers peint tout entier, et tout nud". È vero quello che dice Seneca (Epist. 94): "Nemo oculis suis lautus est, ne paucorum quidem, et familiarium, sed apparatum vitiorum suorum pro modo turbae spectantis expandit". Ma ci sono certi vizi che i più modesti nascondono, o per vergogna, o per decenza, ed io amo di nascondere i miei, e quelli degli altri, se non sono pubblici, e adesso lo faccio, e con tacere qualche cosa di me, e con tacere il nome, il carattere, ed i sentimenti della donna accennata, che nella disputa, ed in altre congiunture mi ha fatti conoscere.