Marzo
Marzo 1767.
o A dì 1° detto domenica.
Tempo bello assai, essendo divenuto tale a mezza mattinata per essersi rivolto vento tramontano.
Il corso delle carrozze dalla piazza di Santa Croce doppo aver girata tutta la piazza di Santa Maria Novella, entrava in via della Scala, e passava il monastero della Santissima Concezione delle Cavalieresse di Santo Stefano Papa e Martire.
Nel vedere in questa sera rappresentare la sopramentovata tragedia intitolata la Susanna riflettevo quanto l'uomo ha ingrandito, nobilitato, reso misterioso, pieno di formalità, d'idee astratte, di metafisica verbosità, l'atto della generazione, di modo che a raccogliere tutto ciò che ha rapporto a questo nella storia, nella pagana religione, nella poetica fantasia degli scrittori, si formerebbe un discorso osceno, ma erudito, pieno di cose, di capricci, di maravigliose bassezze ecc. ecc. ecc.