per l'avvenire non se ne stampassi più, e i veneziani glielo promessero largamente; aspettando d'ora in ora tali stampatori, i quali mai vi comparsero, e il Papa si morì. Non si scrive il dì a punto che si fece tale arsione, perché si fece del mese di marzo in più volte in diversi giorni (1558)". Vogliam credere che tutti quei libri che furono in questa occasione abbruciati lo meritassero? Benedetto Varchi (nell'Ercolano p. 339 e 340 edizione di Firenze 1730 in 4°) annoverando due accidenti che, secondo esso, grandissimo danno alla fiorentina lingua apportarono con sperdere ottimi libri, per primo pone una formidabile escrescenza d'Arno (è probabile che intendesse di quella del 1547 di cui parla Bernardo Segni nella Storia al lib. XII p. 314,
siccome osserva il Bottari nelle sue note a questo luogo