Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Marzo » p. 59

malattia. La folla degli affari che si presentano, la debolezza, la stanchezza, l'importunità, il raggiro, il favore, certi principi fissati, la dubbiezza, o difficoltà della riuscita ecc. ecc. ecc. fa sì che meno attenzione si usi di quello che bisognasse, che non si proponghino alcune cose, che altre si soffrino, o si permettino, e che in fine si sia contenti quando si è rimediato per il momento. Quante leggi, quante risoluzioni che perciò sono cattive, hanno questo solo in veduta! Quindi di abuso, in abuso, di errore, in errore, di male in male passando, deriva poi quella decadenza negli stati che si compiange leggendola nella storia, o vedendola a colpo d'occhio di per sé, quella spopolazione, quella corruzione, qual dispotismo ecc. ecc. che fa profetizzare la rovina dei regni più solidi, ed il passaggio da uno in un altro della robustezza, e della forza. Lumi giusti, fermezza, ed animo libero da passioni è ciò che bisogna per governar bene, e per render quanto si può felici gli uomini nella società.