Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XV (1765-1766)

Volume XV » Diario » 1766 » Al 12 gennaio » p. 186

amico abate Giovanni Gianni di cui ho scritto. Le sue disgrazie sono state poi la sua fortuna, poiché questo impiego di rendita di sopra scudi 400 è migliore di quello che sperava nella Rota di Siena. Quindi mi confermo che tutto il male non vien per nuocere, e fo altre riflessioni che per prudenza ritengo in me.

o A dì 10 detto venerdì.

Ieri sera la neve fioccò a segno che si alzò anche in città. Di poi si rilevò vento grande tramontano, il quale seguita tutta via, di maniera che non sono uscito punto di casa, amando meglio la solitudine, che il soffrire per trovare una compagnia, la quale non è oggi mai del tutto piacevole per colpa del capriccioso umore donnesco. Si va invecchiando, e si trova che il comodo è preferibile ad ogni altra cosa, dopo avere imparato a proprie spese che l'amore è una chimera, che l'amicizia fra i due sessi non è o durabile, o verace, e che sono perdute tutte le cure che ci prendiamo per comprarci una sincera corrispondenza.