ø Martedì a dì 31 detto.
Tempo bello, ma è ancora cresciuto il freddo per esser vento tramontano.
Ho letto l'elogio fatto dal cavalier Giovanni Francesco de' Giudici, e letto all'Accademia Aretina il dì 18 marzo prossimo passato per il cavalier Lorenzo Guazzesi. È stampato, e lo conserverò nel t. XIV delle mie Miscellanee erudite. Il carattere che si fa al Guazzesi è giusto, ma non ostante bisogna dire che ha lasciati molti debiti, poich'era generoso, ha avuta famiglia, e non era accompagnato con una consorte economa. Se questa taccia toglierà il merito agli uomini, molti non dovranno essere stimati, ma quando non hanno speso per i vizi converrà compassionare l'umana miseria, che si trova esposta a dei disastri inevitabili. Del resto lo stile è vivace, e tronco. Le cose si accennano in ristretto, e molto più poteva di un uomo egualmente stimabile nella compagnia, che al tavolino, e negli affari.