di più sensi, di più spiegazioni, e di niun fondamento.
o Giovedì a dì 23 detto.
Tempo turbato specialmente nel giorno.
Ho vedute ancora le Note alle Meditazioni sopra la felicità citate di sopra p. 23, impresse con lo stesso opuscolo, ma non ho avuto il coraggio di scorrerle tutte, benché cosa breve, mentre mi sono comparse peggiori, più ridicole, e maligne di quello mi ero immaginato. Non par possibile che con tanta sfacciataggine si abbia da errare, e scrivere contro gli altri, e l'alterigia del nostro scrittore, e la sua baldanza nello spacciare per ignorante, e di cattiva religione l'avversario, fa tremare considerando a quello che si soggetta chi fatica per insegnare. Ma vi sono nel mondo dei caratteri che ipoteticamente e astrattamente non si crederebbero. Ciò mi dà spesso della pena, e mi fa amare la solitudine.
ø Venerdì a dì 24 detto.
Voglio avvertire che il suddetto autore si è ingannato a credere che uscisse prima il libro