la maggior proporzione che vi può essere fra la libertà naturale, e la civil soggezione, in modo che questa non sia sturbata dalla prima, e che quella non sia più del bisogno ristretta dalla seconda. Gli uomini non sanno quello che cercano, e non sanno cosa sia la vera libertà. Quando si è in passione si desidera possedere l'oggetto eternamente, nulla pensando alla propria, o all'altrui convenienza, ma quando è spento questo fuoco allora troviamo comodo di non ci esser potuti legare istantaneamente. Io ho avuta sempre paura dei matrimoni, e per quanto sia stato in punti critici, una sol volta ho deliberato di procurare di maritarmi con una persona, ma poi mi sono trovato infinitamente contento di non lo aver fatto, e spero che non lo farò, ma che facendolo lo farò con riflessione, e posatamente.
Segue il dì 8 detto nel vol. XII.