mi sono impacciato, né m'impaccio di tali libri, e quando avessi tempo crederei di utilizzar più a spogliare da me stesso gli scritti dei grandi uomini, che a servirmi delli spogli fatti d'altri o per interesse, o per passatempo. Quelli in Ana almeno contengono delle notizie di fatto, ma questi al più rammentano delle vecchie verità, e dei pensieri mille volte ripetuti espressi con aria di novità.
Avendo parlato nel t. I p. 48 di un'opera incominciata sotto il titolo di Meditazioni filosofico-morali, ed avendo oggi ritrovati quei pochi fogli che avevo scorbiati gli ho riposti nelle mie Filze giornaliere t. I num. XIV. Presentemente le cose sono mutate a segno che non posso pensare a simili occupazioni, e con leggere gli altrui libri vedo che il farne dei nuovi, quando non si ha tempo da perdere, è un'occupazione frivola.
Gran caldo.