Luglio
Luglio 1763.
ø Venerdì a dì 1° detto.
Tempo burrascoso in lontananza verso il mezzogiorno, con vento che ha fatto rinfrescar l'aria.
Quasi tutte le nazioni oggigiorno scrivono nella loro lingua naturale, siccome vedo da' giornali, sicché si rende più difficile il profittare delle loro cognizioni, se non s'impegna a favorirci la turba screditata dei traduttori. Questa moda a quali conseguenze possa portare non so prevederlo, bensì bilanciando il bene che nasce dallo scrivere in una lingua comune, verbi gratia nella latina, con il comodo d'impiegare la lingua nativa, mi persuado che questo sia posponibile in molti generi di libri. Per questo mi pento di non avere acquistata più abilità nella lingua latina, e rimiro con dispiacere che questa sia caduta in così gran disistima, onde appena vi si apprenda dalle persone che si vogliono dedicare alla chiesa. Se questo non fosse, in pochi anni diverrebbe