Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume X (1763)

Volume X » Diario » 1763 » Giugno » p. 47

a bestia, come trova da uomo a uomo. Questa è cosa di cui non mancano mille ragioni. Bensì non è descrivibile il numero, la diversità, la gradazione che si osserva nel carattere degli uomini, e quantunque in fondo i caratteri dei medesimi sieno ristretti fra certi limiti, con tutto questo la mescolanza loro in varie persone, tempi, circostanze ecc. fa che talmente si moltiplichino da non potere arrivare a descrivergli. Tanto è vero questo che non si dà perfetta uguaglianza di carattere fra due persone, e ch'è più facile ritrovare due cani di simile umore che due uomini. Anzi aggiunge Montaigne, che di ciò tratta nel cap. 42 del lib. I, che vi è più distanza da un tal uomo ad un altro, che da un tal uomo ad un tale animale.

"Hem vir viro quid praestat!" ripeterò ancor io con esso ciò ch'esclamava Terenzio nel Phormio, atto V, scena III.