"Ora di qui signore, / (segue il poeta) venne il rito gentil, che a' freddi sposi / Le tenebre concede, e de' le spose / Le caste membra; e a voi beata gente / Di più nobile mondo il cor di queste, / E il dominio del dì largo destìna".
Passa poi a dire che un di questi tali deve la mattina spedire un servo per intendere se la dama dormì la scorsa notte tranquilli sonni, e con ciò si apre il campo a descrivere gl'incomodi che può aver sofferti una giovane signora, o per essere stata svegliata dal cane, o per essere stata soppresa dalle convulsioni, o dall'insonni, o per aver ripensato alle perdite fatte al giuoco, o per motivo della gelosia nata a causa di qualche rivale, o finalmente perché "Gl'importuni mariti, i quali in mente / Ravvolgendosi ancor le viete usanze, / Poiché cessero ad altri il giorno, quasi / Abbian fatto gran cosa, aman d'Imene / Con superstizion serbare i dritti, / E dell'ombre notturne esser tiranni ecc.".
Per rilevar poi altre cose graziose di questo componimento