Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » E 5 » p. 747

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[Dal 3 Febbraio]

sempre occupati; ma doppo tutto questo va voluto che i frati vivino almeno con quell'apparenza di virtù che devono avere. Il sovrano vorrebbe la morigeratezza anche negli altri, ma questa non si può ottenere perché la società è una massa di buoni, e di cattivi formata a caso. Il governo non può mantenere altro che la decenza. S'esige di più, o si fa persecutore non sempre giusto, perché alcuni si abuseranno delle sue buone intenzioni, o intollerante, difetto che assopisce l'energia dello spirito di quelli ai quali comanda: solamente potrebbe indirettamente inspirare la probità, ma è vero che anche il governo viene strascinato dallo spirito predominante di ogni età, o dal carattere delle nazioni, quando il principe non ne ha uno forte, e deciso, la qual cosa è rarissima. Per tornare al punto principale, tutti prevedono che il corpo dei frati in cinquanta anni scemerà assaissimo, pochi essendo i paesi ov'essi sieno rispettati, e amati come lo erano dai padri nostri. La caduta della Compagnia ha fatto vedere che nissun regolare è necessario. In questa selva svelto l'albero più rigoglioso, resta dimostrato tutti gli altri potersi svegliere impunemente.